Anyway, ecco cosa penso di questo fantasy. Come al solito si tratta di una recensione NO SPOILER, leggetela in tutta tranquillità.
Dopo tante battaglie e peripezie Seija, l’Eroina di
Etten, è finalmente riuscita a fuggire dal castello di Raivo, l’umano
convertito alla causa dei demoniaci vaivar, che tanta morte e
distruzione ha seminato sul suo cammino. Eppure qualcosa in lei è
cambiato per sempre. Conosce il motivo per cui Raivo ha voltato le
spalle agli umani, accettando di trasformarsi nella creatura che guida
gli eserciti dei demoni. Sa che lui, che il mondo adesso teme e chiama
“il Traditore”, è in realtà il primo a essere stato tradito, secoli
prima, il giorno in cui una congiura di palazzo ha sterminato il suo
popolo e ucciso la donna che amava. Quella donna identica a lei. Quella
donna che lui non ha mai dimenticato. Per questo, adesso che ha perduto
le tracce di Seija, è pronto a tutto per ritrovarla. Seija, nel
frattempo, come un animale in gabbia, è tenuta lontana dai campi di
battaglia, destinata a sposare il principe Lothar di Svevia e a
ricompattare le fila degli umani. Ma forse le cose non sono come
sembrano. Forse sia nell’alto consiglio degli umani sia in quello dei
vaivar, agli ordini della terribile regina Ananta, ci sono forze che
cospirano di nuovo per il proprio potere personale, indifferenti
all’esito della guerra. Mentre un’attrazione inesorbile come il destino
spinge Seija e Raivo alla resa dei conti, tra nemici, amici, traditori,
fantasmi del passato e incubi del presente, gli eserciti di uomini e
demoni si preparano allo scontro più sanguinoso. Chi vedrà l’alba del
nuovo millennio?
La recensione di oggi riguarda la primissima lettura del 2015, e devo ammettere che non potevo iniziare la mia personale maratona di letture con un libro migliore.
L' epico finale della duologia di Cecilia Randall, Il Millennio di fuoco, si è concluso con Raivo, edito (come il volume precedente, Seija) da Mondadori.
Un fantasy incalzante, dal ritmo serrato che ha il potere di trascinarti dentro la storia, in un susseguirsi di cruente battaglie, strategie e giochi di potere senza tralasciare però l' amore.
Ed è proprio in questo secondo capitolo che la storia romantica tra i due protagonisti, Seija e Raivo prende più spazio, complice un' inaspettata piega degli eventi che porta i due personaggi ad avvicinarsi.
Ma non pensate che sia l' elemento predominante nella storia, Cecilia Randall è riuscita a bilanciare perfettamente ogni aspetto della narrazione.
Ho amato Seija, un' anima coraggiosa e forte, che tenta di non farsi sopraffare dalla paura soprattutto nei momenti peggiori, disposta a grandi sacrifici per il bene del suo popolo.
Sicuramente ho amato ancor di più Raivo, abile stratega e temibile condottiero, un personaggio magnifico e complesso dalle mille sfaccettature, un' anima perduta che tenta di rinnegare emozioni e sentimenti, i quali ( nonostante il suo essere Manvar) pian piano iniziano a riaffiorare.
Ogni personaggio nell' universo del Millenio di fuoco è ben caratterizzato, dall' affascinante e ambiguo principe di Svevia, ad Ari fratello di Seija, guerriero forte e determinato a capo del popolo Sahavi.
In tutta sincerità avrei voluto più informazioni su Britte; bambina dotata di un dono davvero particolare che in più di un' occasione grazie a questa sua capacità, riesce a far combaciare tutti i tasselli della storia. Sono rimasta piuttosto colpita dalle sue peripezie e dal suo coraggio.
Risulta evidente dalle parole che avete appena letto quanto abbia apprezzato il romanzo e i suoi personaggi.
L' ambientazione cupa, le battaglie descritte così dettagliatamente da poter quasi percepire la tensione e la paura che aleggia sul campo.
Nonostante la follia della guerra e la muta disperazione che circonda i popoli, questo romanzo parla di speranza. La speranza di un futuro migliore, dove sia possibile trovare un luogo da chiamare "casa"; la speranza di un amore che sembra perduto, dal quale però rinasce una nuova fiamma.
Spero di essere riuscita almeno un poco a trasmettervi l' entusiasmo e il piacere che mi ha regalato questa lettura, se così non fosse, posso solo consigliarvi di leggerlo, non ve ne pentirete.
Alla prossima recensione!
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