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martedì 25 ottobre 2011

TEASER TUESDAY *4



Oggi è martedì ed è il momento di Teaser Tuesday, rubrica creata dal bellissimo blog americano Should be reading. Tutti possono partecipare, scrivendo i propri teaser nella casella dei commenti, riepiloghiamo le regole:

  1.  Prendi il libro che stai leggendo; 
  2. Aprilo in una pagina a caso; 
  3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
  4. Attento a non fare spoiler!!   
  5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano; aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.                                                                           
          Il mio teaser da APOCALISSE Z di Manel Loureiro 

                                        Editore: Nord
                                        Pagine: 380
                                        Prezzo: 16,60
                                        Anno: 2010

Il viaggio si è rivelato impressionante. Silenzio assoluto e nemmeno un essere vivente in vista. Avrei potuto essere tranquillamente l'ultimo uomo sulla Terra.
Quando sono arrivato all'area di servizio, mi sono lasciato sfuggire un sospiro di sollievo. Le luci erano accese. Sembrava aperto.
Ho parcheggiato di fianco alla pompa e sono entrato con cautela. Non mi vergogno di dire che me la facevo addosso dalla paura. Non si vedeva nessuno, nè un cliente nè un commesso. Dov'era lo stupido commesso? La cassa era lì, alla mia portata, avrei potuto arraffare tutti i soldi. Ho preso un paio di atlanti stradali e tutti i cioccolatini che mi entravano nelle tasche. Ho trovato pure un paio di riviste. Numeri di due settimane fa: sulle copertine parlavano di argomenti che ora mi sembravano così irreali. Del resto tutto sembra assurdo in questo caos. Mentre posavo il denaro sul banco, mi è sembrato di sentire un rumore. Il sangue mi si è gelato nelle vene. C'era qualcuno, là fuori. O qualcosa. Cazzo.
Tremando, ho afferrato delle catene da neve che pendevano da uno scaffale. Come arma non erano un granchè, ma almeno stringevo tra le mani qualcosa di solido. Mentre uscivo, ho visto un uomo a una trentina di metri dalla stazione. Era troppo lontano ed era troppo buio per distinguere i particolari, ma sembra che si muovesse barcollando. Non avevo voglia di fermarmi a verificare. Sono salito in macchina con un salto e ho invertito la marcia, diretto verso casa mia. Ho guardato nello specchietto retrovisore e ho avuto la sensazione che quel tipo tentasse di seguire l'auto con andatura traballante. Che si fottesse. Non avevo intenzione di conoscerlo. Di lì a poco ero di nuovo a casa mia, con la porta convenientemente sprangata e puntellata.
                                         Pag 65 

                                                                                                                                                                  

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